Intervento labioplastica piccole labbra - dott. Mauro Schiavon - Dott. Mauro Schiavon

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DOTT. MAURO SCHIAVON
Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica
Specialista in Chirurgia della Mano
LABIOPLASTICA DELLE PICCOLE LABBRA
L’ipertrofia delle piccole labbra della vulva è il più comune difetto estetico dei genitali esterni femminili. L’aspetto ideale della vulva prevede che le piccole labbra non sporgano oltre le grandi labbra. Oltre che un problema di ordine estetico, l’eccessiva dimensione delle piccole labbra può determinare un malessere con gli indumenti, l’attività fisica e i rapporti sessuali e può rendere difficile l’igiene e causare irritazioni.
La più frequente causa di aumento di volume delle piccole labbra è un’anomalia congenita che, pur presente alla nascita, diviene visibile al momento della pubertà. In alcuni casi anche fattori esterni quali alterazioni ormonali o irritazione cronica possono contribuire all’ipertrofia.
L’intervento viene eseguito per ridurre l’ampiezza delle piccole labbra e dare quindi un aspetto più normale ai genitali esterni femminili.
Tradizionalmente l’intervento di riduzione delle piccole labbra avviene asportando l’eccesso di tessuto e suturando il residuo. Questa tecnica prevede una sutura lungo la linea di incisione e quindi sul bordo esterno delle piccole labbra e lascia una cicatrice lungo la linea di incisione.

PREPARAZIONE ALL'INTERVENTO DI RIDUZIONE DELLE PICCOLE LABBRA
Nella fase preparatoria, verrà accertata l’idoneità fisica della paziente attraverso l’esame clinico o attraverso esami strumentali la cui opportunità è a discrezione del chirurgo operatore.
Dovrà essere segnalata una gravidanza accertata o presunta e dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche, fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere.
Almeno una settimana prima dell'intervento dovrà sospendere l'assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina, Cemirit, VivinC, Ascriptin, Bufferin, Alka-Seltzer, etc).
Il fumo limita il flusso del sangue alla pelle e può interferire con i processi di guarigione. Alcuni studi hanno dimostrato che l’incidenza delle complicazioni è di circa 10 volte maggiore nei fumatori.
Il giorno dell'intervento è preferibile effettuare un’accurata detersione dei genitali esterni. Si raccomanda di non applicare alcun make-up al viso il giorno dell’intervento.
È bene indossare indumenti comodi e facilmente indossabili ed amovibili. È raccomandato di non indossare oggetti metallici (orecchini, piercing anelli, collane, etc).

ANESTESIA PER L'INTERVENTO DI RIDUZIONE DELLE PICCOLE LABBRA
L’intervento viene eseguito generalmente in anestesia locale per infiltrazione dei tessuti cutanei e sottocutanei di una sostanza anestetica mediante iniezione. In alcuni casi può rendersi necessaria l’associazione di una sedazione o, molto più raramente, l’utilizzo dell’anestesia loco-regionale. Può rendersi opportuno un colloquio preoperatorio con il medico Anestesista.

ESECUZIONE DELL’INTERVENTO E SUA DURATA
Come già detto, la tecnica tradizionale e più comunemente in uso prevede l’asportazione dell’eccesso cutaneo mediante un’incisione pressoché rettilinea che lascia però una cicatrice in posizione visibile e che viene facilmente stimolata durante i rapporti sessuali.
La tecnica che qui viene proposta, è differente. Dopo l’infiltrazione delle piccole labbra con anestetico locale, si asporta una sorta di “V” dalla parte più protuberante delle piccole labbra. Si asporta sufficiente tessuto per permettere un’idonea lunghezza di ciascun piccolo labbro che viene ricostruito senza tensione. La cute all’interno del disegno da entrambi i lati delle piccole labbra viene rimossa cercando di risparmiare una buona quantità di tessuto adiposo che permetterà di “riempire” ciò che rimane delle piccole labbra per conferire loro un aspetto il più possibile normale.
La ferita viene suturata in più strati con punti riassorbibili, che non necessitano cioè di rimozione. L’intervento dura dai 90 ai 120 minuti secondo la complessità.

DECORSO POST-OPERATORIO DELL'INTERVENTO DI RIDUZIONE DELLE PICCOLE LABBRA
Il dolore dopo questo tipo di intervento, se presente, è generalmente modesto e di norma è controllabile con i comuni analgesici. Dovrà essere evitato l’uso di farmaci contenenti acido acetilsalicilico che potrebbero provocare sanguinamenti e quindi la formazione di ematomi. L’insorgenza di un dolore forte e persistente e/o di un improvviso gonfiore dell’area operata potrebbe significare lo sviluppo di un ematoma o di un’infezione locale (vedere complicazioni). In questo caso è necessario informarne tempestivamente il chirurgo.
La comparsa di ecchimosi (lividi) può verificarsi in genere nell’area vicina a quella di intervento. Durano sette-dieci giorni; se localizzate al volto possono essere mascherate con il trucco.
A guarigione avvenuta potranno essere prescritti trattamenti topici per ottenere una migliore cicatrice.

PRECAUZIONI DURANTE LA CONVALESCENZA
È consigliabile, per quanto possibile, non bagnare la medicazione, a meno che non sia protetta da una pellicola impermeabile all’acqua. In caso fosse indispensabile, è bene detergere la ferita con detergenti intimi (tipo Saugella, ecc), disinfettare con antisettici e applicare crema antibiotica tipo Gentamicina unguento.
Il chirurgo potrà raccomandare delle particolari precauzioni e l’eventuale astensione dall’attività lavorativa e fisica. Per alcune settimane, inoltre, non è consigliabile praticare sport o esercizi fisici impegnativi; è peraltro possibile uscire per passeggiate ed attività sociali poco faticose. Da evitare anche ogni attività sessuale per almeno un mese.

POSSIBILI COMPLICAZIONI LEGATE ALL'INTERVENTO DI RIDUZIONE DELLE PICCOLE LABBRA
Si possono distinguere complicazioni generali e complicazioni specifiche.
Fra le complicazioni di carattere generale, non legate solo a questo intervento ma possibili in ogni intervento chirurgico, sono da ricordare l’emorragia, l'infezione, l'ematoma, il sieroma, la deiscenza di parte delle suture.
  • Un modesto sanguinamento della ferita rientra nella normalità. Se di entità importante (emorragia) può richiedere un reintervento chirurgico;
  • L’infezione si manifesta con dolore, arrossamento della pelle e gonfiore accompagnati o meno da febbre e viene trattata generalmente con antibiotici, medicazioni locali e, solo raramente, richiede un intervento chirurgico. Può determinare perdita di tessuto e conseguenti cicatrici di scadente qualità;
  • La formazione di ematomi (raccolte di sangue in profondità) si può verificare nei giorni successivi all’l'intervento. Si manifesta con l'insorgenza di repentini gonfiori o di forti dolori e può essere facilitato da aumenti della pressione arteriosa causati da sforzi fisici intensi. A volte possono richiedere l’aspirazione con siringa o l’evacuazione mediante riapertura di un tratto della ferita chirurgica;
  • La riapertura spontanea della ferita (deiscenza) è più frequente in pazienti diabetici e fumatori. Spesso guarisce spontaneamente con medicazioni; più raramente necessita di una nuova sutura. E’ una delle complicazioni più frequenti, anche se percentualmente rare, in questo tipo di intervento;
  • L’insufficiente resezione della quantità di tessuto che si evidenzia nel postoperatorio e che può richiedere un reintervento di rimodellamento.
Tra le complicanze specifiche sono da segnalare:
  • Dolore cronico. Evenienza possibile, ma davvero infrequente legata alla presenza della cicatrice;
  • Allergie. Sono state segnalate reazioni allergiche, ai cerotti, alle suture e a creme per uso topico. Generalmente sono di scarso significato clinico. Più gravi sono le reazioni sistemiche, generalmente dovute agli anestetici locali o a farmaci assunti nella fase perioperatoria. Reazioni gravi possono richiedere trattamenti medici aggiuntivi;
  • Recidiva della malformazione. Rarissima;
  • Necrosi cutanea. Si può verificare in rari casi di sofferenza vascolare del lembo di vicinanza. Può rendersi necessario un ulteriore intervento chirurgico per ottenere la guarigione.

CICATRICI
Ogni atto chirurgico produce inevitabilmente delle cicatrici permanenti ed indelebili; anche gli interventi di chirurgia plastica. In genere esse risultano, a distanza di alcuni mesi dall’intervento, poco appariscenti, specie se è possibile farla coincidere con le pieghe naturali del corpo. Talora a causa di complicazioni post-operatorie o di mancata osservazione delle prescrizioni da parte del paziente, le cicatrici possono risultare di qualità scadente.
Alcuni pazienti, a causa di una eccessiva reattività cutanea, possono sviluppare cicatrici arrossate o rilevate e perciò facilmente visibili, e talvolta dolorose che durano diversi mesi o sono permanenti (cicatrici ipertrofiche o cheloidee) o cicatrici “allargate” di colore normale (cicatrici ipotrofiche). Si tratta di un'evenienza non prevedibile, seppure di raro riscontro.
Cicatrici inestetiche e di cattiva qualità possono essere corrette, ma non sempre è possibile eliminare il problema, con trattamento medico o con un intervento dopo un congruo periodo di tempo (6-12 mesi dall'intervento), durante il quale, se ritenuto opportuno potrà essere prescritto un trattamento topico o farmacologico.

METODI ALTERNATIVI E COMPLEMENTARI ALL'INTERVENTO DI RIDUZIONE DELLE PICCOLE LABBRA
Tecniche alternative sono rappresentate da interventi chirurgici con tecniche differenti.
A cura del dott. Mauro Schiavon, chirurgo plastico ed estetico
Opera a Udine presso il Policlinico "Città di Udine"
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